"2021" La Regina di Pompei si reca a:
Castellammare di Stabia (NA)
16-19 Settembre 2021 - Dalle: "Suore Compassioniste Serve di Maria
Un’amicizia spirituale nel nome della Carità
Un profondo legame univa il Beato Bartolo Longo e la Beata stabiese Suor Maria Maddalena della Passione, fondatrice della Congregazione delle Suore Compassioniste Serve di Maria, beatificata da Papa Benedetto XVI il 15 aprile 2007. È nel ricordo di quell’amicizia, a cento anni dalla morte della Fondatrice, che la Missione mariana ha visitato, per quattro giorni, il Santuario del Sacro Cuore e dell’Addolorata, nella frazione Scanzano di Castellammare di Stabia.
«Era davvero profonda l’amicizia spirituale tra il Beato Bartolo Longo e la Beata Suor Maria Maddalena della Passione (Costanza Starace), che qui a Castellammare di Stabia ebbe i natali e visse donando tutta sé stessa alla Congregazione delle Suore Compassioniste Serve di Maria che aveva fondato nel 1871. Legava i due Beati il comune impegno per la costruzione del regno di Dio e il lavoro incessante, quotidiano, per risollevare dalla miseria i più fragili, a Castellammare così come a Pompei». Lo ha ricordato, giovedì 16 settembre, l’Arcivescovo della Città mariana, Monsignor Tommaso Caputo, nel presiedere la Messa di accoglienza del Quadro della Madonna Pellegrina nel Santuario del Sacro Cuore e dell’Addolorata, nella frazione Scanzano di Castellammare di Stabia.
Con la presenza di Maria, la comunità ha voluto infatti ricordare i cento anni dalla morte della Beata stabiese Maria Maddalena della Passione, che a Castellammare nacque il 5 settembre 1845 e morì, dopo un’esistenza di carità e preghiera, il 13 dicembre 1921. L’Arcivescovo ha, in particolare, citato la biografia che lo storico Antonio Illibato dedicò al Fondatore del Santuario annotando: «Don Bartolo, nei primi anni del nostro secolo, in un momento particolarmente cruciale della sua lunga e operosa esistenza, l’ebbe accanto come saggia e prudente consigliera di bene».
E questa considerazione è confermata da una testimonianza del 1937, scritta da una Suora Compassionista e custodita nell’Archivio del Santuario.
«Don Bartolo Longo (…) a lei spesso ricorreva nelle tribolazioni che gli accadevano per la sua opera di Pompei». A legare inoltre i due testimoni della fede e della carità fu la comune devozione al Sacro Cuore di Gesù. «Entrambi – ha proseguito il Prelato – avevano scoperto le ricchezze inesauribili del divin Cuore di Gesù. La Beata Maria Maddalena volle che, nei pressi della Casa madre della Congregazione di Castellammare, fosse eretto questo splendido Tempio dedicato al Sacro Cuore di Gesù, al quale è anche dedicato il campanile del Santuario di Pompei come anche un altare nella Basilica della Beata Vergine del Santo Rosario». La Missione mariana, vissuta nella celebrazione dell’Eucarestia, nella recita del Santo Rosario e della Supplica, della Novena d’impetrazione, si è conclusa nella serata di domenica 19 settembre con la Messa di commiato presieduta da Monsignor Giuseppe Mani, Arcivescovo emerito di Cagliari.
(Autore: Michele Cantisani)
*Una vera esplosione di pietà popolare
Il mese di settembre è tanto caro a noi Suore Compassioniste perché commemoriamo i dolori della Madre di Dio e perché il 5 settembre, giorno della nascita della nostra Beata Madre Fondatrice, ricorre anche la sua festa liturgica. Quest’anno è stato ancora più speciale perché ha celebra[1]to i cento anni del pio transito al cielo di colei che ha seguito Gesù, accogliendo il carisma della Compassione e dando vita alla nostra Congregazione. Occasioni così uniche e cariche di valori sono ancora più belle quando vengono sigillate e coronate da una benedizione celestiale come quella che abbiamo avuto quando, dal 16 al 19 settembre, la Madonna di Pompei è stata nel nostro Santuario, dedicato al Sacro Cuore e all’Addolorata. Il dono di poter accogliere la Vergine di Pompei come Madre nella nostra casa ed essere accolte da Lei come figlie è stato per noi una gioia indescrivibile e una grazia imparagonabile.
Il 16 la Madre di Dio è stata accolta da una folla di fedeli, devoti della Vergine del Rosario e suore Compassioniste presenti in tutta Italia. Durante i quattro giorni di permanenza della Madre di Dio con noi, moltissimi fedeli hanno vistato e pregato davanti all’immagine, chiedendo di intercedere per loro al Signore Gesù, supplicandola di intervenire nelle loro vite come ha fatto a Cana, avvertendo nella vita di tutti noi la mancanza del vino. Da lei abbiamo accolto l’invito ad ascoltare la Parola di Dio, ad accoglierla nella nostra vita e di fare ciò che Egli ci dirà.
Ci ha chiesto di affidare tutta la nostra vita a Gesù e di essere fiduciosi che il Signore ascolterà le nostre preghiere. Hanno partecipato in tanti a tutte le iniziative programmate: recita del Rosario, consacrazione delle famiglie e dei bambini alla Madonna, Supplica e Celebrazioni Eucaristiche. Abbiamo potuto vedere e toccare con mano la fede e la devozione genuina e profonda del popolo di Dio verso Maria Santissima, venerata sotto il titolo di Vergine del Rosario di Pompei: una vera esplosione di pietà popolare!
*A Scanzano di Stabia
La Madonna è arrivata a Scanzano di Stabia e, come solo una madre sa fare, ha allargato le mani per elargire i doni, ottenuti dal suo Figlio, a tutti i fedeli. Sono sicura che è venuta anche a richiamarci ad una conversione del cuore, ad un ritorno alla famiglia, ai veri valori, all’onestà e alla sincerità… ad abbandonare l’egoismo che uccide l’uomo e a ripartire dalla Parola di Dio per costruire una nuova umanità fondata sul Vangelo. Infatti, senza dubbio, per molti questa peregrinazione della Madonna di Pompei è stato un ritorno alla fede, alla Chiesa… e forse per altri un confermare uno stile di vita con scelte più coerenti alla fede e agli insegnamenti del Vangelo.
Il 19 settembre, l’appuntamento per salutare la Madonna: tantissimi fedeli giunti nel Santuario hanno salutato la Madre di Dio, con gli occhi velati di lacrime per la commozione, con i fazzoletti bianchi tra le mani che sventolavano in aria al ritmo del canto alla Vergine, ma con volti più luminosi e gioiosi per la pace che avevano sperimentato in quei giorni. Sono tornati nelle proprie case con cuori colmi di gioia e di speranza.
Tanti sono stati i ringraziamenti che abbiamo ricevuto dai fedeli per aver dato loro l’opportunità di vivere questi giorni di intensa preghiera, di grazie speciali e di gioia cristiana. Noi suore Compassioniste Serve di Maria, sentiamo il piacere e il dovere di rivolgere un pensiero di gratitudine speciale al Signore e alla Madonna per questo grande dono. Ringraziamo il Signore per questi giorni privilegiati nei quali Egli, mediante la Madre sua, ci ha visitato e ci ha incoraggiato a proseguire il nostro cammino di sequela, sulla via della Compassione.
Suor Ermanna Luciano
Madre Generale Suore Compassioniste Serve di Maria